La vendita di macchine agricole nel primo trimestre 2023 languiva. L’immatricolato lanciava messaggi non del tutto pessimistici, ma tutti sapevano che molti ordini delle macchine consegnate erano stati fatti nel corso del 2022 mentre nel 2023 di ordini se ne stavano acquisendo un numero chiaramente al di sotto della media degli anni pre-Covid. Nell’area di mercato del Triveneto si respirava un’aria preoccupata, in fondo ancora fiduciosa, ma sempre più costellata di dubbi.
Era la fine di marzo quando come Federazione abbiamo sentito l’esigenza di chiamare a raccolta i rivenditori del Triveneto per un confronto sulla situazione attuale ed il futuro del mercato dopo l’interruzioni delle agevolazioni all’acquisto per la 4.0. Più precisamente era il 30 marzo il giorno in cui, dopo un rapido giro di ricognizione tra staff, segreteria e presidenza, alle 19,04 abbiamo inviato il primo whatsapp di invito sul cellulare dei rivenditori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, per una pre-convocazione della riunione. Alle 22,46 avevamo già ricevuto 30 adesioni ed in 24 ore, ben 45. Tutto ciò per rilevare che la reazione della “gente del Nord Est” è sempre velocissima perché culturalmente interessata a quanto avviene all’interno della propria categoria, che ha uno spirito associativo fuori dal comune e soprattutto che spesso, tra le loro fila, i “concorrenti” riescono a trovare modo, nel dibattito, di confrontarsi sulle criticità comuni, sedendo poi “a tavola” con i colleghi come se fossero “amiconi”.
Ma cominciamo con il dare qualche numero dell’incontro che si è svolto il 20 aprile presso il ristorante Ca Landello di Noventa di Piave (VE). Parliamo di 52 partecipanti effettivi alla riunione (su 55 prenotati) di 39 aziende diverse tra iscritti all’associazione e non (oltre al nostro staff, sponsor e relatori). Queste 39 aziende rappresentano complessivamente oltre 500 Milioni di euro di fatturato in macchine agricole, con un totale di 1250 dipendenti e oltre 2500 trattori venduti nel 2022 (dati raccolti prima dell’evento in forma anonima).
Dopo un primo saluto di benvenuto, il presidente di Federacma Andrea Borio ha salutato i presenti con entusiasmo,rilevando come in tutto il resto d’Italia, da Nord-Ovest alla Sicilia, non si riescano ad avere reazioni di partecipazione altrettanto sollecite e numerose, oltre che qualificate.
L’incontro si è poi concentrato sul tema della grande preoccupazione determinata dalla fine della spinta alle vendite dopo la cessazione delle agevolazioni per il Credito d’imposta per la 4.0 ed il conseguente fermo del mercato che si è andato sviluppando nei primi mesi del 2023. Una situazione che oggi porta le aziende a pensare seriamente a riorganizzare le proprie strutture ed fornire servizi sempre più qualificati alla clientela. Ma l’elemento principale, a detta della maggioranza degli intervenuti, è il riuscire a fare squadra in un settore che da qualche anno si mostra in rapida evoluzione.
Le notizie che aziende straniere che potremmo definire “big-big-dealer”, che stanno pensando di entrare sul mercato italiano e i cambiamenti di politica distributiva di alcuni produttori, sono emersi come ulteriori temi di preoccupazione dei dealer presenti. A questi si aggiunge la possibilità di essere rappresentati come categoria nelle istituzioni, elemento sempre più imprescindibile per affrontare il futuro e che Federacma finora ha portato avanti con forza.
A seguire Gianni Di Nardo, Segretario generale della Federazione, ha illustrato l’evoluzione degli immatricolati degli ultimi anni su scala mondiale, arricchiti da un confronto con i dati Europei, forniti nell’intervento successivo dal presidente del Climmar Roberto Rinaldin, e poi da quelli italiani e del solo Triveneto, presentati dal presidente Andrea Borio. Il quadro del mercato è risultato per molti aspetti simile ovunque. Ci si muove sempre di più nella direzione di un’agricoltura altamente qualificata dal punto di vista delle macchine che si adopereranno, che in Italia si sposterà progressivamente verso il mondo del contoterzismo o delle sempre più grandi aziende agricole, continuando però a premiare le eccellenze italiane ed i prodotti di nicchia.
E’ stato quindi il momento di un breve focus su alcune delle numerosissime attività portate avanti dalla Federazione che si sta attualmente concentrando sui due temi essenziali della formazione e della sicurezza. Il tema della ricerca di personale, qualificato e non, è sempre più arduo e stiamo cercando con il MIUR le soluzioni ottimali per la formazione di meccanici e meccatronici agricoli ed ingegneri o Agronomi specializzati in tutto il mondo della 4.0 e 5.0. Il presidente Borio ha poi illustrato le attività che stiamo svolgendo in merito alla sicurezza all’interno dei ministeri per un equo PNRR, per una legge sulla rottamazione dei mezzi obsoleti e vecchi più di 25 anni e per la revisione delle macchine agricole (tema che ci vede ultimi in Europa e che provoca tutti gli anni oltre 120 morti, così come evidenziato da eminenti relatori, politici, giuristi, sindacati ed associazioni di categoria nel recente incontro organizzato da Federacma presso la Camera dei Deputati su iniziativi del vicepresidente della Camera l’on. Sergio Costa).
Il momento clou dell’incontro è stato infine l’intervento della Dott.ssa Cristina Alzani della CRIBIS, che ha realizzato, per nostro conto, uno studio sullo stato di salute economico-finanziario delle imprese concessionarie di macchine agricole del Triveneto. Emerge da questo studio che le aziende del Triveneto sono generalmente in buona o ottima salute ma, che oltre la metà di queste, ha ancora dei margini di miglioramento sui quali lavorare nei prossimi anni.
Gli sponsor dell’evento KRAMP e Univergomma-BKT hanno illustrato nei loro interventi tutte le possibilità di collaborazione e facilitazioni per i partecipanti all’evento.
La gioiosa cena conclusiva ha fatto stringere ulteriori rapporti tra i concessionari presenti.
Ma cominciamo con il dare qualche numero dell’incontro che si è svolto il 20 aprile presso il ristorante Ca Landello di Noventa di Piave (VE). Parliamo di 52 partecipanti effettivi alla riunione (su 55 prenotati) di 39 aziende diverse tra iscritti all’associazione e non (oltre al nostro staff, sponsor e relatori). Queste 39 aziende rappresentano complessivamente oltre 500 Milioni di euro di fatturato in macchine agricole, con un totale di 1250 dipendenti e oltre 2500 trattori venduti nel 2022 (dati raccolti prima dell’evento in forma anonima).
Dopo un primo saluto di benvenuto, il presidente di Federacma Andrea Borio ha salutato i presenti con entusiasmo,rilevando come in tutto il resto d’Italia, da Nord-Ovest alla Sicilia, non si riescano ad avere reazioni di partecipazione altrettanto sollecite e numerose, oltre che qualificate.
L’incontro si è poi concentrato sul tema della grande preoccupazione determinata dalla fine della spinta alle vendite dopo la cessazione delle agevolazioni per il Credito d’imposta per la 4.0 ed il conseguente fermo del mercato che si è andato sviluppando nei primi mesi del 2023. Una situazione che oggi porta le aziende a pensare seriamente a riorganizzare le proprie strutture ed fornire servizi sempre più qualificati alla clientela. Ma l’elemento principale, a detta della maggioranza degli intervenuti, è il riuscire a fare squadra in un settore che da qualche anno si mostra in rapida evoluzione.
Le notizie che aziende straniere che potremmo definire “big-big-dealer”, che stanno pensando di entrare sul mercato italiano e i cambiamenti di politica distributiva di alcuni produttori, sono emersi come ulteriori temi di preoccupazione dei dealer presenti. A questi si aggiunge la possibilità di essere rappresentati come categoria nelle istituzioni, elemento sempre più imprescindibile per affrontare il futuro e che Federacma finora ha portato avanti con forza.
A seguire Gianni Di Nardo, Segretario generale della Federazione, ha illustrato l’evoluzione degli immatricolati degli ultimi anni su scala mondiale, arricchiti da un confronto con i dati Europei, forniti nell’intervento successivo dal presidente del Climmar Roberto Rinaldin, e poi da quelli italiani e del solo Triveneto, presentati dal presidente Andrea Borio. Il quadro del mercato è risultato per molti aspetti simile ovunque. Ci si muove sempre di più nella direzione di un’agricoltura altamente qualificata dal punto di vista delle macchine che si adopereranno, che in Italia si sposterà progressivamente verso il mondo del contoterzismo o delle sempre più grandi aziende agricole, continuando però a premiare le eccellenze italiane ed i prodotti di nicchia.
E’ stato quindi il momento di un breve focus su alcune delle numerosissime attività portate avanti dalla Federazione che si sta attualmente concentrando sui due temi essenziali della formazione e della sicurezza. Il tema della ricerca di personale, qualificato e non, è sempre più arduo e stiamo cercando con il MIUR le soluzioni ottimali per la formazione di meccanici e meccatronici agricoli ed ingegneri o Agronomi specializzati in tutto il mondo della 4.0 e 5.0. Il presidente Borio ha poi illustrato le attività che stiamo svolgendo in merito alla sicurezza all’interno dei ministeri per un equo PNRR, per una legge sulla rottamazione dei mezzi obsoleti e vecchi più di 25 anni e per la revisione delle macchine agricole (tema che ci vede ultimi in Europa e che provoca tutti gli anni oltre 120 morti, così come evidenziato da eminenti relatori, politici, giuristi, sindacati ed associazioni di categoria nel recente incontro organizzato da Federacma presso la Camera dei Deputati su iniziativi del vicepresidente della Camera l’on. Sergio Costa).
Il momento clou dell’incontro è stato infine l’intervento della Dott.ssa Cristina Alzani della CRIBIS, che ha realizzato, per nostro conto, uno studio sullo stato di salute economico-finanziario delle imprese concessionarie di macchine agricole del Triveneto. Emerge da questo studio che le aziende del Triveneto sono generalmente in buona o ottima salute ma, che oltre la metà di queste, ha ancora dei margini di miglioramento sui quali lavorare nei prossimi anni.
Gli sponsor dell’evento KRAMP e Univergomma-BKT hanno illustrato nei loro interventi tutte le possibilità di collaborazione e facilitazioni per i partecipanti all’evento.
La gioiosa cena conclusiva ha fatto stringere ulteriori rapporti tra i concessionari presenti.