La strage va fermata: aumentano morti e malattie professionali sul lavoro in agricoltura

Notizie che tolgono il fiato di incidenti in campagna e sulle strade legate a macchine ed attrezzature agricole malfunzionanti o prive di dispositivi di sicurezza, riportati dalla stampa locale e nazionale, hanno tristemente costellato il primo semestre del 2024, in particolare i mesi estivi.

Un drammatico trend confermato anche dai dati Inail relativi ad incidenti sul lavoro e malattie professionali. Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale, con i confronti “di mese” e “di periodo”.
Anche se la lettura degli open data Inail richiede cautele nelle analisi periodiche di dettaglio, permette comunque di avere un importante indicatore, basato sui dati reali, di quanto sta avvenendo nell’ambito della tutela della sicurezza sul lavoro nel nostro Paese. Secondo le fonti Inali, in generale in Italia, nei primi sette mesi 2024, hanno perso la vita sul lavoro il 3,2% in più delle persone del corrispondente periodo dell’anno precedente, per un totale di 577 persone.

Nello specifico, il settore primario ha registrato un aumento del 20,3% dei morti sul lavoro, con 71 lavoratori morti fino a luglio 2024, contro i 59 dello stesso periodo dello scorso anno. Risultano in crescita del 21,1%, anche le denunce di malattia professionale del settore, passate da 7.365 a 8.921.

Di fronte ad una tale evidenza, non si può che intervenire, con strumenti normativi concreti, come lo sblocco della revisione obbligatoria delle macchine agricole circolanti, con la massima urgenza.

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