Sembra che la politica italiana, alla fine del 2021, abbia lentamente ma inesorabilmente cominciato a muovere il proprio gigantesco ingranaggio nella direzione di un effettivo rinnovo del parco macchine vetuste e spinga verso l’innovazione tecnologica del settore agricolo del nostro Paese. Vediamo, concretamente, attraverso quali passi.
Con la Legge 9 novembre 2021, n. 156, di conversione del decreto-legge “Infrastrutture”, approvata in Senato giovedì 4 novembre, e pubblicata in Gazzetta Ufficiale 9 novembre 2021, n. 267, sono stati modificati ben 40 articoli del Codice della Strada. Alcune di queste modifiche, sono di estremo rilievo per il settore delle macchine agricole e avvicinano la legislazione italiana su questi temi a quella del resto d’Europa.
A riguardarci in particolare, sono le modifiche relative agli articoli 110 e 105. La prima introduce la possibilità di immatricolare trattori e altre tipologie di macchine agricole (purché non superino il peso complessivo di 6 tonnellate), per chi svolge attività agricola a livello amatoriale (hobby farmer) sprovvisto di partita IVA, che potrà in tal mondo intestarsi i mezzi e transitare su strada. Ma la modifica non si limita a questo. La nuova norma prevede anche l’opportunità di immatricolare le macchine agricole a nome dei commercianti. La seconda modifica riguarda invece la lunghezza dei convogli agricoli, che potranno d’ora in poi transitare, anche se più lunghi dei 18,75 metri, ma come “trasporti eccezionali”, sottomessi pertanto alla normativa prevista in merito.
Infine, con il nuovo codice della strada, anche ciclomotori e trattori potranno essere considerati d’epoca. La condizione per poter considerare le macchine agricole come pezzi “da collezione”, prevede un’anzianità minima di 40 anni.
Tra le azioni concrete della politica a favore del settore delle macchine agricole, c’è poi il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, la misura del Ministero dello sviluppo economico che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali. Oltre alle risorse previste di 370 milioni di euro, stanziate con la legge di assestamento di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021, l’agevolazione è stata poi rifinanziata, con il decreto Sostegni bis attraverso lo stanziamento di 425 milioni di euro (misura che ha permesso, a partire da luglio 2021, di riaprire lo sportello per la presentazione delle domande delle imprese), giungendo così ad un rifinanziamento complessivo di risorse per la nuova Sabatini pari a 725 milioni di euro.
Queste importanti misure però, hanno influito purtroppo in maniera ancora marginale sulla priorità rappresentata dal rinnovo del parco macchine agricole vetuste in esercizio in Italia. A proposito di questo parco, costituito da 774.309 macchine agricole con un’età prossima ai 40 anni, il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli ha di recente dichiarato che: “in questa prospettiva, una delle misure previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è proprio quella della meccanizzazione, per cui sono stati stanziati 500 milioni che in gran parte consentiranno di muoversi in questa direzione. In questo modo si potrà promuovere prioritariamente, il rinnovo del Parco Macchine del nostro Paese”.
E ora giungiamo alla pietra più dura da rotolare sul piano politico nel nostro settore: lo sblocco del decreto attuativo per la revisione dei mezzi agricoli. Proprio poche settimane fa, l’onorevole Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, ha presentato a Montecitorio, a novembre 2021, un Ordine del Giorno a propria firma per promuovere lo sblocco del decreto attuativo. Lo scoglio continuerà a presentare ineluttabili difficoltà ad essere superato? Le nostre fonti, per ora ancora non ufficiali, ci dicono di no, e che probabilmente giungeremo a breve, finalmente, a sbloccare anche il famoso decreto attuativo per la revisione.
Cosa ci aspetta, invece, il prossimo anno? Almeno per quanto riguarda quantomeno il prossimo futuro, la prospettiva appare piuttosto positiva. La legge di Bilancio 2022, di recente approvata -28 ottobre 2021- , prevede di destinare all’agricoltura 450 milioni di Euro per il 2022, il rifinanziamento della Nuova Sabatini e la proroga triennale del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0.